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La falsa realtà dell’America

sistema americano

 

Prova ad immaginare la costante e snervante, ‘minaccia musulmana’,  al-Qaeda, i talebani, l’ISIS e ora anche la Russia.

Dopo ben 16 anni di guerre in Medio Oriente contro ipotetici “terroristi” e “dittatori”, il problema principale sembra essere diventato la Russia.

Detto cio’, la maggior parte degli americani hanno la convinzione che, grazie al quantitative easing della FED, il paese si si ripreso a livello economico dal giugno 2009.

Sicuramente è stato uno dei recuperi più prolungati della storia, con l’assenza di crescita dei redditi medi, la crescita smisurata dei prezzi, la disoccupazione, la mancanza di elevati valore aggiunto, produttività e salari.

Il “recupero” supera il mistero. In prati è un miracolo… Ed esiste solo sulla stampa delle fake news.

Stando a quanto dice la CNN, massima esponente di notizie false, Jennifer Tescher, presidente ed amministratore delegato del Centro per l’Innovazione dei Servizi Finanziari, dichiara che circa la metà degli americani spende come o più del proprio reddito. Un esempio: tra i 18 e gli 25 anni, oberati dagli ‘student loans’, il 54% dice che i debiti sono uguali o addirittura superiori ai loro redditi. Questo significa che metà dello stato americano, ha reddito discrezionale pari a ZERO. Quindi che cosa precisamente sta guidando il recupero? Nulla.

Neanche le persone più anziane hanno reddito discrezionale. Per un decennio, sostanzialmente, ci sono stati interessi zero sui risparmi degli anziani. John Williams di shadowstats.com, scrive che i tassi reali sono stati zero, se non addirittura negativi.

In paratica, gli americani stanno subendo una vera e propria restrizione sia nei propri risparmi che nello standard di vita.

Il report sull’occupazione è stato solo un’altra bugia del governo. Il rapporto dice che il tasso di disoccupazione è del 4,4% e che a giugno sono stati messi a disposizione ben 222.000 nuovi posti di lavoro. Un quadro decisamente roseo. Ma purtroppo, non ci sono fondamenti per poterlo sostenere. È solo un’altra mennzogna del governo, così come le armi di Saddam, l’uso di armi chimiche da Assad contro il proprio popolo, l’invasione russa  in Ucraina e via dicendo.



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Il tasso di disoccupazione è al 4,4% perché i lavoratori che non hanno fatto domanda per un posto di lavoro nelle ultime quattro settimane non si possono considerare disoccupati.

Il Bureau of Labor Statistics ha una seconda misura di disoccupazione, conosciuta come U6, raramente segnalata. Secondo questa misura ufficiale il tasso di disoccupazione degli Stati Uniti è circa il doppio di quello riportato dalle statistiche.

Come mai? Semplice, il tasso U6 conta lavoratori scoraggiati che lo sono stati da meno di un anno.

John Williams conta i lavoratori scoraggiati da lungo tempo (da più di un anno) che prima venivano contati ufficialmente. Quando nelle statistiche si includono gli scoraggiati da lungo tempo, il tasso sale vertiginosamente al 22-23%. Ciò viene confermato dal fatto che il tasso di partecipazione alla forza lavoro ha subito un forte calo nel corso del presunto ‘recupero’. Di solito, questo aumenta durante i periodi di ripresa economica.

È estremamente facile per il governo segnalare un basso tasso di disoccupazione: basta falsare il conteggio dei disoccupati.

Nonostante il governo stesso dichiari che la disoccupazione reale sia all’8,6%, i media finanziari, bugiardi seriali, continuano a dire che sia al 4,4%.

Prendiamo esempio dai lavori che il BLS afferma si stiano creando. La maggior parte di questi presunti posti di lavoro è il prodotto del modello nascita/morte, che per costruzione va ad aggiungere circa 100.000 posti di lavoro ogni mese. Per essere più chiari, questi lavori vengono da un modello, non dalla realtà.

Quali sono questi lavori? Servizi domestici a basso costo. L’assistenza sanitaria e sociale, dove circa la metà dei lavori sono ‘servizi sanitari ambulatoriali’, che hano fornito 59.000 posti di lavoro. Il tempo libero e l’ospitalità 36.000, di cui 29.300 costituiti da cameriere e baristi. Le amministrazioni locali 35.000. La produzione, anni fa la spina dorsale dell’economia, ha fornito il misero numero di 1.000 posti di lavoro.

Gli americani stanno diventando senza neanche accorgesene, una forza lavoro da terzo mondo, dove gli unici posti di lavoro che esistono sono a basso costo, non esportabili e che non pagano abbastanza per fornire indipendenza. Questo è il motivo per  il quale il 50% dei 25enni vive a casa coi genitori.

Questo non rispecchia il profilo economico di una “superpotenza”, cosa che si dice gli Stati Uniti siano. L’economia americana creata dall’offshoring e dalla finanziarizzazione non puo’ sostenere l’enorme onere del debito. È solo questione di tempo e circostanze.

L’amara verità è che i cittadini si sono adagiati e il sistema li sta lentamnete distruggendo

Fonte: https://comedonchisciotte.org/la-falsa-realta-costruita-per-gli-americani-e-veramente-orwelliana/