Conservare i risparmi verrà considerato reato?
Stefano Simontacchi, direttore del Transfer Pricing Research Center dell’Università di Leiden, in Olanda, consigliere di Rcs MediaGroup, annuncia una spiacevole notizia: “Una volta entrati nel sistema bancario, i soldi dovrebbero essere monitorati per impedire che vengano impiegati per usi incompatibili con l’attività del titolare”. Secondo Simontacchi: “Si sta presentando un’occasione imperdibile per reperire i fondi che mancano per gli interventi a favore della crescita”. Ecco che per l’ennesima volta i poteri bancari che controllano la Commissione europea utilizzano un ‘burattino’ che fa comodo al Gruppo Bilderberg.
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Custodire i risparmi a casa è un reato?
Ma di quale denaro si sta parlando? In particolare, chi dovrebbe essere preso di mira dalla iniziative del ministero dell’Economia? In primo piano ci sono ora i soldi che gli italiani avrebbero ‘occultato’ dentro il materasso, creando un “danno al sistema bancario del Paese”. Il denaro, di questi “paradisi domestici” (equivalente interno dei “paradisi fiscali”esteri) ammonterebbe secondo le stime dell’Abi a 150 miliardi di euro, a circa il 10 per cento del Pil italiano.
Ecco che i soldi dell’italiano medio, non possono più essere di proprietà dello stesso.
Purtroppo la Bce si sta già mobilitando e oltre a non immettere più banconote da 500 euro nei Paesi della fascia povera Ue, ha preso la decisione di sospendere dal 2018 l’emissione delle banconote da 500 euro. La scusa usata è quella che quelle banconote sarebbero diventate il mezzo preferito dalla criminalità e dal terrorismo per trasportare denaro. Per l’Italia, l’invito dell’Ue a combattere con ogni mezzo i soldi nascosti nelle abitazioni sarebbero stati camuffati dalla scusa che: “La corruzione si alimenta in contanti”. Ecco che un pugno di magistrati avrebbe suggerito all’Esecutivo Renzi di azionare anche in Italia (prendendo esempio dalla Colombia e dall’Uruguay) il cosiddetto ‘conflitto tra contribuenti’: cioè la delazione, la denuncia del vicino di casa che dice alle forze di polizia chi nel condominio si tengono nascosti più di 1000 euro per contanti. Per facilitare tutto questo il sistema Ue ha già diffuso la notizia che nelle banche italiane e svizzere non ci sarebbero più cassette di sicurezza libere. Ecco che la norma potrebbe prevedere l’apertura delle cassette sospette che ‘occultano’ valori per più di 1000 euro, cioè tutte le cassette di sicurezza: chi mai prenderebbe un simile rifugio bancario per quantità di denaro inferiore?
Queste ‘misure’ che sono state prese, stanno inequivocabilmente dimostrando come il turbocapitalismo sia complementare al comunismo. Del resto, come possiamo dimenticare le statistiche in mano alla Commissione europea, ormai di un anno fa, che denunciavano l’Italia come fanalino di coda nei pignoramenti immobiliari? Per i soloni di Bruxelles le autorità italiane sarebbero poco celeri nel mettere per strada chi non paga rate di mutui, tasse oppure ha debiti non onorati verso lo Stato, i privati e le banche. Per l’Ue troppi italiani non meritano un tetto sopra la testa, soprattutto dall’Europa pretendono che le case degli italiani vengano vendute per poter immettere liquidità sul mercato. Pretese, quelle dell’Unione europea, che stanno rendendo ormai inconciliabili le due visioni del mondo, in particolare in Italia dal nord al centro del paese.