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Olio extravergine: ecco le marche da evitare!

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Olio extravergine falso, ecco la lista delle marche italiane che non superano i test di controllo.

Olio di oliva spacciato per extravergine ma che in realtà non lo è. Sono sette le aziende indagate. “L’olio d’oliva non era extravergine”: ‘Ilgiornale.it’:
Tempo fa si era parlato su tutti i media nazionali delle presunte truffe che riguardavano l’olio di oliva spacciato per #extravergine ma che in realtà non aveva le caratteristiche di conformità.

Per meritarsi l’etichettatura “extravergine” un olio di oliva deve passare svariati test, che hanno il nome di panel e rispondere a parametri rigidi e ben precisi sottoscritti dall’Unione Europea.

Il controllo dei ‘difetti’, quali il rancido e la muffa, o anche il sapore particolarmente piccante oppure amaro, deve portare ad un risultato nel quale “la meridiana dei difetti – come dice la normativa – deve essere pari a zero con un sapore perfetto”.

Il test è stato eseguito in TV
Poco tempo fa, all’interno di una nota trasmissione televisiva della tv svizzera Rsi, “Patti Chiari”, sono state prese in analisi 12 bottiglie di olio venduto come extravergine.

I suddetti oli sono stati sottoposti ad analisi organolettiche e chimiche oltre ad essere passati attraverso il panel test di Zurigo, l’unico riconosciuto in Svizzera dal COI, ovvero il Comitato Oleolicolo Internazionale.

Per dare maggior valore ai risultati, gli oli esaminati sono stati quindi fatti assaggiare dal comitato di assaggio ufficiale dell’olio DOP Chianti in Toscana.



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La risposta, oltre che univoca, è stata a dir poco sorprendente.

Solo 6 dei 12 oli presi in analisi hanno superato il test
Con risultati di valutazione praticamente uguali, 6 marche di oli sulle 12 analizzati hanno superato il test, meritando la dicitura di olio extravergine.

Tra questi  il Sabo 100% italiano, prodotto in Ticino da olive pugliesi, il Gran Delizia Igp Toscano, il Monini e il PrimaDonna, venduto nella catena di discount Lidl.

Per quanto riguarda gli altri, quali sono le marche italiane che espongono la dicitura senza avere le qualità imposte dalle linee guida europee?

L’olio di oliva De Cecco classico extravergine, sarebbe stato giudicato come rancido e quindi non extravergine; il famoso Olio Carapelli extravergine presenterebbe, secondo il panel svizzero, un gusto considerato dalla maggior parte dei consumatori come normale, ma che in realtà sarebbe un chiaro difetto derivante da una fermentazione troppo lunga delle olive.

Pagella decisamente pessima anche per il Bertolli extravergine originale, definito addirittura fangoso, ammuffito, difettato, estremamente rancido e per tutti questi motivi non extravergine.

Fonte: http://it.blastingnews.com/salute/2016/12/olio-extravergine-falso-ecco-le-marche-che-non-superano-i-test-001325995.html