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Chi detiene il potere del mondo?

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Chi governa il mondo? Chi ha in mano il potere e tiene in scacco l’intera umanità?

Oggi la CIA è interamente controllata da una società di ricerca privata chiamata Stratfor e dal centro della RAND. Il Britannico Chatham House, e il suo fratello minore, l’American Council on Foreign Relations (CFR) sono due organizzazioni private che ormai da tempo detengono il governo della politica estera e dei paesi appartenenti alle unità da loro controllate. La politica economica è governata da due o tre società finanziarie, quali la Moody e la Standard & Poor.

Questi “gruppi” sono indipendenti dallo Stato e non assumono nessuna responsabilità per lo Stato e la legge. Allo stesso tempo tutti gli Stati  hanno la responsabilità di quello che questi gruppi per i loro progetti e i piani di azione.

L’ Heritage Foundation, considerato uno dei dieci gruppi del mondo dell’ultimo decennio, sta portando avanti la strategia per i repubblicani degli Stati Uniti. Il Carnegie Foundation è uno dei più antichi “think tank” (organismo, istituto, società o gruppo, tendenzialmente indipendente dalle forze politiche) americani nell’ambito delle relazioni internazionali, quello che ha dichiarato essere il suo obiettivo primario è promuovere la cooperazione tra i paesi, “con successo”, attualizzando con successo un piano strategico della sede a Washington, usando come tramite cinque sedi globali a Bruxelles, Mosca, Beirut, Pechino e New Delhi.

Negli ultimi decenni questi “think tank” non solo hanno generato idee e strategie, ma esse sono presenti in modo attivo e in qualsiasi parte ‘desiderata’ del mondo, facendo pressione diretta sui governi attraverso i responsabili e le loro organizzazioni private, ad esempio, “Open Society” di Soros.

Il primo progetto che ha avuto successo del movimento giovanile Otpor è stato creato dalla Fondazione di Soros e seguiva lo scenario della caduta di Milosevic in Serbia. Oltretutto, il meccanismo di scrittura e l’azione accumulata sono stati esportati in Georgia, Ucraina, Kirghizistan, Bielorussia e Moldavia, lanciando una nuova moda: le“rivoluzioni colorate”, vissuta come una nuova tendenza di attività sociale. La “primavera araba” avente inizio in Tunisia ha visto la sua rapida diffusione in altri paesi del Maghreb e in Egitto su uno scenario simile. Uno scenario che è stato ben progettato da “think tank”, dove le rivolte e i ribellioni sono state messe in attivo.



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I think tank negli Stati Uniti oggi possiedono un’autorità sovranazionale, non solo per la sviluppo di strategie, ma anche per lo sviluppo delle operazioni militari e di pianificazione militare. Il Consiglio Atlantico oggi è una sede centrale, che definisce l’intera strategia militare della NATO. Ricordiamo che l’organizzazione conta 28 paesi membri di essa.

La Nato che inizialmente si dichiaro’ come un’alleanza puramente difensiva, si è trasformata in un’ alleanza offensiva, realizzando chiaramente la volontà e le strategie elaborate dal Council of Foreign Relations. Con il pretesto usato per la protezione contro la ‘minaccia’ russa, la NATO ha iniziato a dispiegare le forze offensive nel Mar Nero. All’interno delle strutture della NATO sono state create le nuove basi in Europa orientale, la presenza militare della NATO ha avuto un aumento di decine di migliaia di soldati.

Ariel Cohen, membro del Consiglio Atlantico e architetto di una nuova strategia di gestione sovranazionale del mondo ha espresso la ‘necessità’ della NATO di prendere il controllo del Mar Nero:

“L’Alleanza deve difendere i suoi alleati e concentrare i propri sforzi sulle azioni nei confronti della Russia con la sua crescente minaccia offensiva, compreso il rafforzamento di veicoli aerei, le risorse marittime e terrestri, il miglioramento dei mezzi di tecnologia spaziale, la sicurezza delle informazioni, l’intelligence e la creazione di una strategia deterrente affidabile”.

Il Consiglio per gli affari esteri, sembra avere lo scopo di trasformare la regione del Mar Nero in un nuovo focolaio di conflitto. In fin dei conti, la politica della mobilizzazione della NATO avrebbe portato la Russia a prendere le misure di ritorsione, che, a sua volta, porteranno ad una escalation nel Mar Nero e le nuove tensioni, alla fase calda del conflitto.

Per comprendere la portata dell’influenza, una volta modesta, del Consiglio Atlantico nella politica estera e nella strategia militare della NATO, basta ricordare le nomine chiave che il presidente Obama ha istituito subito dopo la sua elezione del 2009. Il presidente del Consiglio, James Jones, fu promosso a consigliere del presidente degli Stati Uniti nelle questioni di sicurezza nazionale. Un membro del Consiglio, Susan Rice, divenne l’ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite e un consigliere presidenziale sulla sicurezza nazionale. Richard Holbrooke fu nominato come un rappresentante speciale degli Stati Uniti per l’Afghanistan e il Pakistan. Un altro membro del Consiglio, Anne-Marie Slaughter, prese la nomina di direttore del Centro di Pianificazione Strategica del Dipartimento di Stato. Chuck Hagel, sostituì Jones al capo del Consiglio, quattro anni più tardi divenne il Ministro della Difesa.

Molto importante ricordare che la guerra civile e il peggiorarsi della situazione in Libia, Siria, Yemen e Ucraina, l’intensità dei terroristi in Iraq e in Afghanistan e l’espansione dell’ISIS ebbero inizio subito dopo che le decisione del Consiglio Atlantico comincio’ ad essere preminente, in seguito queste ultime sostituirono completamente la politica del governo degli Stati Uniti d’America. Ricordiamo anche il colpo di stato in Turchia fece parte del medesimo gioco e la lista di queste operazioni sarà ulteriormente ampliata.

In una parte di Massachusetts Avenue a Washington, DC, conosciuta come “Think Tank Row”, la cosiddetta “fila dei cervelli”, sono presenti gli uffici di tutte queste fondazioni private, istituzioni e consigli, che sono divenuti il centro della politica mondiale. Un gruppo di persone che sono al di fuori del controllo del governo e della gente del paese, guidato dalla sete di potere e dall’ambizione di sottomettere e governare il mondo intero, con lo scopo principale di spingere l’intera umanità verso il conflitto. La loro mente comprende solo il raggiungimento di questi obiettivi – conflitti, guerre, caos e spargimento di sangue.

Solo la conoscenza e l’unità nell’agire puo’ sovvertire questa situazione. Noi, nel nostro piccolo, lavoriamo per far si che la verità venga galla, per la libertà e la pace del mondo.

Fonte http://www.controinformazione.info/chi-governa-il-mondo-di-oggi/