È tutto sotto controllo – Werner Boote
Il genere umano è ormai destinato ad essere imprigionato, con suo immenso piacere, in un’immensa ed illusoria “nuvola virtuale”.
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Questo è quello che promettono le maggiori aziende che hanno potere su internet. Google, Yahoo Facebook, Instagram e altri ancorora, sono i protagonisti di un cambiamento epocale. La maggior parte delle persone è sempre connessa, con telefonini, pc, tablet ecc… E i vantaggi che queste grandi aziende offrono, sono decisamente innegabili: acquisti facili sul web, ma anche libero accesso a notizie e cultura e socializzazione, facilitati dall’immediatezza della posta elettronica e dalle chat dei diversi social.
Tutto questo fa parte della nostra routine quotidiana, ma non ci accorgiamo che utilizziamo questi mezzi senza la giusta riflessione sulle conseguenze a cui potremmo andare incontro. Perché purtroppo, esiste un prezzo da pagare: la fine della nostra “privacy”.
Dietro le quinte si nascondono altre cose, ben più allarmanti. Siamo tutti pronti a divulgare via internet informazioni che non potremmo mai chiedere ad esempio alle autorità. Nel caso in cui lo Stato ci obbligasse a dichiarare le nostre preferenze sessuali o il nostro credo religioso saremmo a dir poco contrariati, ma le confessiamo con tutta la nostra ingenuità ai social media.
La miriade di dati che ogni giorno fa la sua comparsa in rete non viene cancellata, bensì è assorbita da potenti server ed è facile intuire che chi possiede il maggior numero di informazioni detiene il potere. Con molta probabilità oggi, qualcuno o qualcosa sa tutto o decisamente molto più di quanto vorremmo su noi stessi.
Per rendere meglio l’idea, siamo tutti schedati a nostra insaputa. Questo dovrebbe preoccuparci almeno un po, ma purtroppo in pochi se ne curano.